mercoledì 17 luglio 2019

Tu, che tutto illumini

 

Ieri sera attendevamo le tenebre e che la Luna si palesasse da dietro la collina.

Stanca di aspettare - io non imparerò mai il gusto dell'attesa - ti ho chiesto di scendere con me in strada e tu mi hai detto di sì.

Dopo pochi passi ci siam fermati lì dove la strada diventa una sorta di pendio e siamo rimasti ad osservare.

C'era un chiarore che sapeva di 'adesso arrivo!' sul crinale collinoso e altre luci si palesavano.

"Che cos'è quella luce? Giove?"

"Sì, è Giove e la luce dall'altra parte è Saturno."

"E Plutone? Si può vedere Plutone?"

"Temo di no, ma è in quella direzione, guarda là."

Indica la direzione con calma e naturalezza e intanto la Luna esplode da dietro la collina.

Un po' di foschia la circonda, parte del disco inizia ad essere oscurato.

Zitti, stiamo zitti, forse sospiriamo (sorpresi) un po'.

Assistiamo al gioco nel cielo per un po', scatto qualche foto e poi si torna a casa.

Ogni tanto andiamo in terrazza a farci un'altra dose di stupore.

"Lo sai che anche noi facciamo parte di quell'ombra che oscura la Luna?"

"Sì."

Sorride.

Più tardi mi ringrazierà per aver condiviso il momento.

Lui, che tutto illumina.

Un tempo mio padre mi raccontava le cose nei cieli, ora le racconto io a mio figlio, che ne sa più di me.

È importante creare ricordi: nessuno li porta via.

Tu, che tutto illumini... grazie per aver fatto ombra sulla Luna insieme con me.