domenica 21 agosto 2016

Il viaggio che non si doveva fare e invece...

 Marzo 2016

"Dove andiamo quest'estate? In Scozia o in Irlanda?"

"Muoio dalla voglia di andare in Scozia, ma se non vado in Irlanda muoio."

La mia risposta quasi senza senso fa partire la modalità 'traccia-la-mappa' e, stabiliti i percorsi nei miei labirinti mentali, mi metto in modalità 'aspettiamo-ancora-un po''.

Giugno 2016

Nelle notti in cui rimango insonne stilo l'elenco dei luoghi che voglio visitare, inizio a tracciare mappe, calcolo percorsi, prenoto B&B, inizio a sognare.

Luglio 2016

Accade un imprevisto che mette in forse tutti i programmi, già, li mette in forse, col cazzo: li annulla del tutto.

OK.

Bocce ferme.

Cancello tutte le prenotazioni.

Ogni click su "Cancellare la prenotazione" è una stilettata nello stomaco, ma vabbe': ci sono battaglie da condurre, strategie da studiare, altre speranze da coltivare.

Agosto 2016

Un accadimento che terrorizza.

Un accadimento che risolleva.

La bilancia non pende da nessuna parte, però no, dai, non possiamo proprio andare via, vabbe': le Isole Britanniche rimangono dove sono, no? Possiamo andarci in futuro, no? Abbiamo ancora un futuro, no? Tra dubbi e stanchezza quasi mortale (sì, sono ai minimi termini), mi rassegno ad un'altra estate sabauda, sperando che ci siano altre estati da esplorare.

10 agosto 2016, intorno a mezzogiorno

"E se andassimo lo stesso in Galles?"

"In che senso?"

"Nel senso che partiamo."

Rimango senza parole (io!), mi faccio prendere dall'ansia tipica della mia necessità di ipercontrollare e iperpianificare e, ciò nonostante, la sera gli zaini sono pronti: si va.