Passiamo quasi tutto il giorno in traghetto finché, finalmente, non attracchiamo a Cherbourg.
Ci dirigiamo verso Sud Est e passiamo la notte alla periferia di Mantes-La-Jolie: sarà anche jolie, ma magari verso il centro.
Accidenti, non abbiamo abbastanza tempo per approfondire la questione e ci aspetta ancora tanta strada.
Nel frattempo è il 20 agosto e quindi: buon compleanno, Percy, ti voglio un mondo di bene anche quando mi fai girare le gonadi.
Il sabato snocciola numerosi autogrill, pioggia in stile diluvio, montagne coperte di nuvole e poi è Tunnel del Frejus e poi Torino e infine casa.
In dieci giorni abbiamo percorso circa 4800 chilometri per terra e per mare, senza contare i chilometri fatti a piedi.
Qui finisce la storia del viaggio programmato, poi annullato, infine fatto.
Il viaggio che non si doveva fare e invece... e che invece ci ha portati in Francia, Inghilterra, Galles, Irlanda e infine a casa con scorte di bellezza interiore che si sperano bastare quando ce ne sarà bisogno.
Mi sa che durante questo viaggio ho imparato una volta di più che volere è potere.
Grazie a me, a chi era con me, a chi abbiamo incontrato lungo la strada, a chi ha seguito il nostro viaggio in diretta, alle Isole Britanniche che sono un prolungamento fisico del mio cuore.
Grazie, solo grazie, perché provare gratitudine è una gran bella sensazione e fa credere che possa esserci un futuro.