giovedì 31 dicembre 2015

Le conclusioni

"Un nuovo anno: tirerò le conclusioni solo quando sarà terminato, né prima né dopo né lungo il percorso."

Così dicevo qui e mantengo la promessa.

In questo anno ho visto mio padre chiudere gli occhi per sempre.

In questo anno ho ricevuto bene e amore e comprensione e amicizia.

In questo anno mi sono confrontata con male e odio e incomprensione e perdite di amicizie (soprattutto una: pluridecennale; così doveva andare).

In questo anno ho sofferto e goduto di Toro e ogni volta in cui avrei voluto fuggire via sono rimasta e, tutto sommato, è stato un bene.

In questo anno ho visto mio padre chiudere gli occhi per sempre.

Il resto non ha davvero importanza e non me ne vogliano coloro cui devo la gratitudine che meritano.

Vattene, 2015, e porta via con te quel dolore impossibile da dire e con cui talvolta fatico a confrontarmi.

Faccio finta che manchino pochi secondi alla fine di questo anno, dai.

Cinque.

Quattro.

Tre.

Due.

Uno.

Ciao, Papà...

"Ogni tanto
ci abbracciavamo
rimanendo in silenzio
e in quell'abbraccio muto
c'era tutto."







venerdì 4 dicembre 2015

December 4, 1980

Riporto quello che scrissi lo scorso anno...

Il quattro dicembre è quel giorno che guardo arrivare come se stessi osservando un piatto che, accidentalmente, cade dal tavolo.
Lo vedo cadere al rallentatore, non posso fare nulla per cambiarne la traiettoria, per fermarlo, per far cessare la caduta.
E poi si infrange al suolo e, sempre al rallentatore, mille schegge saettano in tutte le direzioni, compresa quella che porta dritto al mio muscolo cardiaco.
Questa è la scheggia numero 34.

... solo che questa è la scheggia numero 35.

Forse ho il cuore fatto di cuoio.

Forse.



Grazie, Voi quattro, grazie.