mercoledì 26 febbraio 2014

Il karma dei capelli

Protagonisti:
- un adolescente, MOLTO razionale, che da settimane progetta di andare a tagliarsi i capelli ma
- la sua di lui madre, MOLTO New Age e Hippy, fa orecchie da mercante perché quei riccioloni sono una meraviglia

Passeggiando verso casa, qualche giorno prima di domenica 23 febbraio.

Figlio - Mamma?
Madre - Dimmi, ciccio.
Figlio - Stavo pensando al karma.
Madre - Uh! Che combinazione! Io stavo pensando al MI maggiore!
Figlio - E che cosa c'entra?
Madre - Niente. Un po' come te e i discorsi sul karma... hai voglia di mettermi a parte delle tue riflessioni?
Figlio - Sì. Stavo pensando che l'ultima volta in cui mi sono tagliato i capelli era ben prima del derby di andata...
Madre - E?
Figlio - ... e allora il cespuglio che ho sul cranio adesso ha sicuramente assorbito il karma negativo di quella partita.
Madre - Santa Dea, ciccio... forse ho capito dove vuoi arrivare: vai avanti...
Figlio - Per la legge di compensazione ora - presentandosi di nuovo un derby - il karma dovrebbe restituire energia positiva.
Madre - Uhm... non funziona proprio così ma...
Figlio - Ma ho deciso che taglierò i capelli dopo il derby di ritorno.
Madre - Va bene, ciccio, ma se non andrà come vorresti che vada, non venirmi a dire che il karma è una boiata.
Figlio - Mai mi permetterei: razionale sì, irrispettoso mai... nei limiti consentiti dalla mia Bestia (*)
Madre - D'accordo: affare fatto. E ti prometto che anche io terrò a bada la mia Bestia... mi fa strano sentirti parlare di karma, sai?
Figlio - Fa strano anche a me! In ogni caso... speriamo, dai.
Madre - Sì, ciccio. Ti voglio bene.
Figlio - Anche io!

Il derby di ritorno è andato, tra poco se ne andranno anche quei riccioloni, ma poi torneranno, tornerà anche il derby, torneranno tutte le speranze et cetera.
Domenica sera ho avuto l'ennesima conferma che VIVA LE DIFFERENZE è il motto più giusto che potessi scegliere per vivere in piena consapevolezza del mio valore.
Le differenze arricchiscono, arricchiscono sempre anche quando sono privative.
Io so di essere differente dagli idioti che hanno issato quegli striscioni disgustosi, il fatto di NON essere come loro è una luce che illumina 'sta lunga notte.
Non voglio spendere più una singola stilla di energia vitale ad incazzarmi per il derby di tre giorni fa: ho promesso a mio figlio di lasciar dormire la mia Bestia, non posso venire meno a questa promessa.
Forza Toro, néh?

(*) La Bestia è il nervoso quasi incontrollabile che ogni tanto si impadronisce tanto di me quanto di mio figlio. Mia madre, quando ero piccina, talvolta mi chiamava Tantarabbia n. 2 (il primo Tantarabbia è mio padre).
Mio figlio è Tantarabbia n. 4 (il n. 3 è il mio adorato nipote). Solo quando è arrivato Tantarabbia n. 4, mamma ha capito che eravamo come eravamo e che anche questa differenza poteva essere un arricchimento. Quando ho visto comparire i primi segni della Bestia in mio figlio, qualche anno fa quando era ancora alle elementari, l'ho portato a fare una passeggiata e gli ho detto che sapevo come si sentiva, che sapevo che cosa volesse dire sentirsi agitare dentro quella "cosa", che sapevo che non era una sensazione piacevole, che l'unico modo per tenerla sotto controllo era... volerle bene, rivolgendosi ad essa con dolcezza e dicendogli qualcosa che potesse placarla. Dopo qualche giorno quel bambino dagli occhi grandi era venuto a dirmi che aveva sentito la Bestia che si svegliava dentro di lui e le aveva cantato una ninna nanna. Mi aveva anche detto che forse la Bestia aveva solo paura di stare al buio e che dormendo non avrebbe più visto il buio e magari avrebbe sognato la luce. Le nostre Bestie, tutto sommato, non sono malaccio.



Love is the answer and you know that for sure
Love is a flower, you got to let it, you got to let it grow

L'amore è la risposta e lo sai di sicuro
L'amore è un fiore, devi lasciarlo, devi lasciarlo crescere