sabato 28 settembre 2013

Cronache del prima

Ad un giorno dal derby n. 187

Messe le cose in chiaro con i gobbetti che sul percorso abituale incontro in settimana, l'attesa si è consumata ed ora manca poco.
Lunedì avevo già sistemato la questione:
- barista gobbo: messo a tacere
- edicolante rossonero: zittito
- vv. ee.: pervenute e allontanate
Giovedì mattina, per rigurgito causato da turno infrasettimanale, ho assistito ad un timido risveglio di belligeranze pre-derby, ma non ho ritenuto opportuno dare voce a tutti i miei pensieri.
Ad ogni provocazione ho reagito con il silenzio e lo sguardo implacabilmente incuneato negli occhi del malcapitato.
È una tecnica vincente che mi ha insegnato un Amico: fissare l'avversario negli occhi senza favellare né mutare espressione. Fissarlo a lungo. L'avversario finisce per balbettare, arrossire, andare in confusione totale.
Unica controindicazione è l'insorgere della scemarola, ma fa parte della nostra essenza di particolari ninja non lasciar trasparire emozioni ove il caso lo richieda.
Vabbe'.
Con la Stefi si discute da due giorni di un fatto strano ch'ella ed io percepiamo pur essendo in due contesti geografici differenti: io sul campo (a Torino), lei altrove (a 150 km dalla città che è stata e resterà Granata): la mancanza dell'usuale elettricità che permea l'aria nei giorni precedenti alla partita contro quelli là.
Mancanza di elettricità nell'aria e presenza di serenità e di voglia (uh, quanta voglia).
Magari capita solo a noi due, magari pensiamo di essere serene e invece domani saremo prede di crisi isteriche non appena messo piede in Piazzale Grande Torino.
Chi lo sa.
Stiamo facendo il conto alla rovescia come sempre, siamo belle cariche come sempre, ripercorriamo la logistica della giornata stadiesca con meticolosità come sempre, siamo serene come non mai.
Boh.
I demoni che abitualmente albergano in me sembrano sedati, offro sorrisi e gentilezze a tutto l'universo mondo, sono davvero un'altra persona.
Che io stia vagando per casa dalle quattro di questa mattina è un evento del tutto casuale, ovviamente... sì, del tutto casuale... assolutamente...