venerdì 24 agosto 2018

Domenica 12 agosto 2018


Ci svegliamo nell'appartamento che abbiamo affittato - non abbiamo sempre alloggiato in guesthouses - e, accompagnati dal sole già alto in cielo, ci avviamo piuttosto presto verso una giornata che si rivelerà particolarmente piena.

Sulla strada che ci porterà a Dettifoss e Selfoss, incontriamo

Rjúkandafoss


e altro



Arrivati nel parcheggio ci guardiamo negli occhi un po' emozionati: stiamo per incontrare la cascata più alta d'Europa (Dettifoss) e la sua splendida vicina (Selfoss).

Per raggiungerle percorriamo un breve sentiero lavico e poi...

Dettifoss


Dettifoss è talmente TUTTOTANTO che scoppio a piangere per la sua insostenibile maestosità. Non dimenticherò MAI la sua voce:


Riprendiamo a camminare sul sentiero lavico e raggiungiamo

Selfoss


Abbandoniamo a malincuore questi prodigi della Natura, per andare un po' più a Nord, facendo tappa a Hverir (Hverarönd): qui la terra parla ed è il calore che diede origine alla Vita.

Questi sono luoghi in cui si ha la percezione visiva, olfattiva e sonora di quello che è stato l'Inizio.




Dopodiché facciamo un rapido passaggio a Grjótagjá, ove mi produco in un momento di stupidità assoluta (e già... qui sono tornata bambina e mi piace di nuovo giocare).



Raggiungiamo la meta finale della giornata e andiamo a fare la puccia nelle acque termali del Mývatn: Santa Dea, che meraviglia.

Non ci sono foto a testimoniare l'evento perché talvolta è bene lasciare spazio all'intimità e bearsi semplicemente delle offerte di Madre Natura.

N. B. Mývatn significa Fortezza Oscura e indubbiamente l'oscurità fa riferimento alle frotte di moschini che rompono le gonadi, ma - oh, boy - gli Stupidinis sono in Islanda e se ne fregano altamente dei fastidi.

Da Egilsstaðir a Mývatn: si chiude il quarto giorno di esplorazione e meraviglia.

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